Chi è HUGO? Human Geography Organizer. La ricerca dell'identità.
Chi è HUGO?
Dove vive? Cosa fa di lavoro? Cosa gli piace, cosa lo fa arrabbiare? Da ora in poi questo è quello che chiederemo a tutti. La vera domanda è: perchè? Come mai abbiamo bisogno di capire chi è HUGO?
Ecco, da qui parte la storia di HUGO, uno spazio urbano in cerca di un'identità. Il progetto Hugo, co-finanziato dalla Regione Toscana, vede coinvolti il Consorzio Co&So Empoli e SocioLab in un percorso di co-progettazione e co-gestione a fianco del Comune di Empoli, in partnership con ARCI Empolese Valdelsa, Centro Accoglienza Empoli e Associazione Agrado. L’impianto culturale e l’approccio progettuale si ispirano alle indicazioni derivanti dall’Agenda Europea sulla Sicurezza 2015, dal Patto di Amsterdam 2019, dal DL n.14 del 2017 e dal Libro bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana 2019; in particolare la sicurezza urbana intesa come prevenzione comunitaria, ove le azioni di vigilanza e controllo, anche con strumenti tecnologici, si integrano con interventi, il più possibile non occasionali e sull’onda emergenziale, di politiche per il benessere sociale, per il lavoro, per l’inclusione, per il commercio e l’urbanistica.
Le azioni previste si realizzano nella “zona stazione” (Piazza Don Minzoni e vie adiacenti), identificata come area a rischio conflittualità sociale dove le forze di pubblica sicurezza (vigili urbani, polizia stradale e carabinieri) registrano un numero alto e crescente di interventi. In questa zona sono presenti molte attività commerciali gestite e con pubblico prevalente di origine non italiana e due bar/pub che restano aperti fino alla tarda notte. In questi mesi il gruppo di lavoro si è mosso in modo silenzioso, osservando, raccogliendo immagini e qualche frammento di storia per costruire un primo ritratto di questa particolare zona della città, porta di ingresso al centro del paese.
Ciò che è emerso in questa prima fase di ricognizione ha un gusto leggermente pirandelliano e si caratterizza per lo smarrimento di identità, cosa che nel passato, invece, era piuttosto ben definita. Tutti i giorni questa area è attraversata da persone diverse tra loro. Student* che fino a prima della didattica a distanza si allungavano sulle strade per raggiungere le scuole o sostavano in attesa del treno/autobus o erano alla ricerca un angolo di tranquillità pomeridiana dove studiare o semplicemente stare insieme. Lavorator* che con fare stanco e distratto si muovono in maniera automatica verso le loro mete andando e tornando sui loro passi, giorno dopo giorno, spesso senza alzare lo sguardo dal proprio smartphone. Giovani ragazzi in attesa che qualcosa cambi e che si aprano delle possibilità, in termini di lavoro e di casa, con il desiderio di un cambiamento nella propria vita. Anziani che si sentono portare via la città e gli spazi che da sempre, generazione dopo generazione, si sono tramandati, come se il tempo fosse capace di cambiare le abitudini e le persone tale da far risultare estraneo anche un posto familiare. Negozianti e ristoratori che si sentono in una zona ai margini, lontani dal centro, a volte in frontiera, e che chiedono di essere considerati, ascoltati, sostenuti anche perché questa zona possa riprendere vita, ritrovare un suo essere, riacquisire un profilo identitario.
Da qui nasce la campagna "Chi è HUGO?"
Una campagna con la quale vogliamo chiedere a tutti di iniziare a immaginare, riflettere e contribuire nel definire chi è HUGO e come potrebbe diventare.
Quello che in questa fase stiamo cercando sono storie e fantasie portate dai cittadini residenti, da chi ha un’attività attorno alla stazione, da chi sfrutta i suoi alberi e le sue panchine per frescheggiare d’estate, ecc.
HUGO, un libro bianco ancora tutto da scrivere.
Cerca le locandine “Chi è HUGO?”, leggi il QR code e lasciaci un tuo pensiero che possa aiutarci a capire qualcosa in più di Hugo.